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Murano: l'antica tradizione del vetro

La reputazione di Murano come rinomato centro del vetro iniziò quando la Repubblica di Venezia, ordinò ai vetrai di spostare le loro fonderie a Murano, nel 1291, per evitare incendi di edifici della città (i palazzi di un tempo erano per lo più realizzati in legno). Alla fine del XVI secolo, tremila su settemila abitanti veneziani dell'isola di Murano furono coinvolti in qualche modo nel settore del vetro. Per molti secoli, i vetrai di Murano riuscirono a mantenere un monopolio sulla qualità del vetro, sullo sviluppo e miglioramento di tecniche, tra cui quella del vetro trasparente, vetro smaltato, vetro con fili d'oro (avventurina), vetro multicolore (millefiori), vetro lattiginoso (lattimo) e pietre preziose imitate in vetro. Oggi, gli artigiani di Murano usano ancora queste vecchie tecniche per la creazione di oggetti di arte contemporanea in vetro, lampadari in vetro, tappi per il vino, e molti altri articoli.

A Murano è possibile trovare un gran numero di fabbriche e laboratori/studi di singoli artisti che creano ogni sorta di oggetti di vetro anche per il mercato di massa. Il Museo del Vetro si trova a Palazzo Giustiniani a Venezia, qui viene raccontata la storia del vetro e fanno bella mostra esempi di oggetti in vetro che vanno dall'antico Egitto ai giorni nostri. Il vetro di Murano è stato prodotto in grandi quantità tra gli anni '50 e '60 per l'esportazione e per il turismo. Alcune delle vetrerie storiche di Murano sono marchi noti, tra cui Venini, Salviati, Barovier & Toso, Pauly & C., Ferro Murano, Seguso, e molti altri. La fabbrica di vetro più antica, ad oggi ancora in funzione, è l'Antica Vetreria Fratelli Toso, fondata nel 1854.

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